The Puglieser N32 - Arè, tarallucci e vino

29.00 - 49.00
The Puglieser N32 - Arè, tarallucci e vino

llustrazione di Alessandro Curiello

Si narra che Eraclio, il gigante barlettano, fosse arrivato via mare sulle coste della città abbandonato da una flotta veneziana dopo il sacco di Costantinopoli nel 1204 a causa del carico troppo pesante: era una statua perduta ed abbandonata, ma è divenuta successivamente il simbolo di Barletta, nonché suo protettore con 4,5 metri di altezza e di bronzo.
Mi piaceva l'idea di racchiudere i simboli della mia città: a partire dai colori bianco e rosso dello stemma barlettano che, in questo caso, dipingono le onde del mare a rappresentare proprio il luogo in cui il colosso fu rinvenuto; a continuare con taralli e vino che sostituiscono la croce e la palla nelle mani di Aré.
Una leggenda narra che i Saraceni stavano per attaccare Barletta, allora Eraclio si fece trovare piangente all’esterno delle mura.
I nemici, nonostante fossero un po’ intimoriti dalle sue proporzioni, gli chiesero la ragione di quelle lacrime ed egli raccontò d’esser stato cacciato dalla città perché più basso tra tutti gli abitanti.
Le truppe, terrorizzate dall’ipotesi di trovarsi di fronte ad una città di giganti, si ritirarono e la città fu salva.
Quel giorno, un conflitto complicato si concluse in un clima sereno, "a tarallucci e vino" come diremmo noi pugliesi.

A3: area di stampa 25,5 x 38 cm
A4: area di stampa 18x27 cm
50x70cm: area di stampa 42x63 cm

Venduto arrotolato, spedito senza cornice; le stampe vengono realizzate on-demand in 2-3 giorni lavorativi su carta patinata opaca 200gr.